Si intende per Discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nel consolidare gli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.
Ci si riferisce in particolare alle difficoltà manifestate nei compiti numerici e aritmetici di base. In questi casi il bambino presenta difficoltà a comprendere o nominare i termini o le operazioni, riconoscere o leggere i simboli numerici o i segni aritmetici, nel copiare correttamente i numeri, nell’incolonnamento e nel ricordarsi riporti o prestiti nelle operazioni. A volte il bambino mostra tali difficoltà nel contare gli oggetti e nell’apprendere le tabelline (fatti aritmetici) ed infine nel risolvere gli algoritmi del calcolo scritto vero e proprio.
Per operare una diagnosi è necessario somministrare prove standardizzate che forniscano parametri per valutare la correttezza e la rapidità di esecuzione, e di applicare il criterio delle -2 Deviazioni Standard dai valori medi attesi per l’età e/o classe frequentata nelle prove specifiche.
È fondamentale l’individuazione precoce di soggetti a rischio tramite l’analisi di eventuali ritardi nella acquisizione di abilità inerenti alle componenti di intelligenza numerica, possibile già in età prescolare.
Per l’analisi dei disturbi delle procedure esecutive e di calcolo l’età minima per porre diagnosi corrisponde alla fine del 3° anno della scuola primaria (3^ elementare).
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