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La psicoanalisi relazionale

La psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico relazionale nasce dal confronto e dall’integrazione del pensiero psicoanalitico europeo e nordamericano, e include modelli teorici diversi che hanno come punto in comune la centralità attribuita alla qualità delle relazioni e alla regolazione degli stati affettivi.

Il modello psicoanalitico relazionale propone una revisione del modello freudiano in una chiave adattata alla società contemporanea, e considera la spinta a creare e mantenere relazioni una disposizione umana centrale per lo sviluppo della propria persona, per la comparsa di eventuali sintomi e per il percorso di crescita in psicoterapia.

La tradizione della psicoanalisi relazionale è nata negli Stati Uniti negli anni Ottanta ed è entrata a far parte del panorama psicoanalitico italiano dieci-quindici anni più tardi. L’istituto di Specializzazione in Psicologia Psicoanalitica del Sé e Psicoanalisi Relazionale (ISIPSé) è una delle comunità di psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti che ha contribuito maggiormente a diffondere il pensiero psicoanalitico relazionale e contemporaneo in Italia.

Il modello relazionale appare nel panorama psicoanalitico internazionale grazie ai fondamentali contributi di Stephen Mitchell e di molti altri autori contemporanei – come Aron, Benjamin, Ipp e Bromberg – ma ha le sue radici, per molti versi, nel lavoro dei pionieri del pensiero psicoanalitico del secolo scorso (tra cui lo stesso Freud, Ferenczi, Kohut, Winnicott e altri).

Tuttavia, come scrivono Gianni Nebbiosi e Susanna Federici (2011) in “La svolta relazionale”, (p.141), nel descrivere l’impatto che il movimento relazionale ha avuto sulla psicoanalisi contemporanea e sulla psicoterapia dinamica in Italia, è importante avere “…la consapevolezza di parlare di avvenimenti che fanno parte di un fenomeno ancora in corso di svolgimento”.

L’International Association for Relational Psychoanalysis and Psychotherapy – IARPP, la più grande associazione internazionale di psicoterapeuti e psicoanalisti relazionali, nasce nel 2001 a New York e si pone come obiettivo, non il consolidamento di un particolare interesse o corrente professionale, ma il compito di favorire lo scambio e il dialogo tra prospettive teoriche diverse e l’interesse a esplorare lo spazio tra le relazioni reali e il mondo rappresentazionale – relazionale interno.

Strettamente coinvolto nella partecipazione e nel confronto con i principali movimenti culturali e sociali sviluppatisi a partire dalla fine degli anni Settanta in America e in Europa, “l’attuale pensiero relazionale è in gran parte il risultato di un clima di apertura al confronto e alla contaminazione teorica e culturale, e di un’avversione per le ortodossie” (Vittorio Lingiardi e Nino Dazzi, in “La svolta relazionale”, 2011, p. 5).